Cristian

Benvenuti,questo è il mio blog, qui troverete tutto su Cristian Borghetti.

Adoro leggere: è un impulso incontrollabile che mi spinge ad aprire un libro e perdermi nelle parole, pagina dopo pagina, fantasticando, immaginando.
Ed è leggendo che ho cominciato a fantasticare, immaginare e scrivere, prima le poesie, poi i racconti e i romanzi.

Venite con me allora, su questo blog, tra le pagine che ho scritto e scriverò.

Entrate nei versi evocativi di Ora di vetro, nelle storie di paura e terrore di Tre volte all'inferno, nella ascesa e caduta di un artista ne Le cabinet Masson, nei racconti orrorifici di Phobia, lanciatevi in horror a tutta velocità in Hawthorn bend.

Leggete i miei racconti nelle raccolte Horror Polidori vol. 1 e 2 e il terrificante racconto "La sposa rubata" nel volume Malombre.

Lasciatevi sedurre dalla Praga occulta in Sangue di Lupo.

Cedete alla seduzione stregata di "Corolle mortali" nella raccolta Cuori di tenebra.

Il terrore in tutte le sue forme vi attende tra le pagine di "Incubus".

L'uomo nero, la paura ancestrale che ci terrorizza sin da bambini, che non riusciamo a dimenticare, è con noi ne "I volti del male". La femme fatal vi sedurrà in Dark&Weird Vol. 3, un libro misterioso vi attende in The Horror Show e Skinny Pit in Nati dalle tenebre.


Un click sulle copertine ed entrerete nel mio mondo...

venerdì 21 agosto 2015

La recensione de Le cabinet Masson di Mendes Biondo su Ramingo

https://ramingoblog.wordpress.com/2015/08/20/le-cabinet-masson-il-nuovo-romanzo-di-cristian-borghetti/

2 commenti:

  1. non riesco a vedere i personaggi di Borghetti come burattini nelle mani dell' autore, né tantomeno mi suonano "grotteschi", per l'utilizzo di espressioni in francese.
    Anzi, rispetto alle opere precedente, questi protagonisti sono ben delineati, con una cura ed un 'attenzione sia alla psicologia che alla gestualità, che è piuttosto nuova, nell'autore lecchese.
    Concordo, invece con la giornalista di Ramingo, nel riconoscere un importante affrancamento dello scrittore dai classici dell'horror, di cui troppi echi risuonavano nelle opere precedenti.
    s. Sacco

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  2. Grazie Saverio Sacco.
    Credo che Mendes nella sua recensione volesse dare un'accezione positiva a "burattini nelle mani dell' autore" e "grotteschi" per l'utilizzo di espressioni in francese.
    Sì, c'è ne Le cabinet Masson un affrancamento dai classici orrorifici, lo si evince sopratutto dalla scrittura evoluta con meno barocchismi rispetto a Tre volte all'inferno, scrittura evoluta che già aveva caratterizzato i racconti La mano sinistra del diavolo e Gideon, il pellicano di Londra, usciti con le raccolte Horror Polidori vol. 1 e vol. 2.

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